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Personale di Paolo Avanzi allo Spazio Intelvi 11 - 2025-2025 20 anni nell'arte

  • Immagine del redattore: Paolo Avanzi
    Paolo Avanzi
  • 26 ago
  • Tempo di lettura: 4 min

Mostra Personale: 2005 - 2025  20 anni nell’arte


Artista: Paolo Avanzi


Sede:  Spazio Intelvi 11

Luogo: Via Valle Intelvi, 8 - Dizzasco - loc. Muronico (Como)


Per info:



Orario: ore 16.00 - 19.00 o su appuntamento

(possono variare, verificare sempre via telefono)


biglietti: ingresso libero


vernissage: sabato 13 Settembre  - ore 17.00


Durata:  13 - 27 Settembre 2025


Curatore: Federico Caloi


Genere: arte contemporanea, pittura, personale


Abstract.

Personale dedicata all’artista Paolo Avanzi. In esposizione una selezione significativa di opere pittoriche e sculture dal 2005 ad oggi.



Testo


Lo Spazio Intelvi 11, in cui da una dozzina d’anni opera l’artista, è stato scelto come location per celebrare oltre vent’anni di attività artistica. Si poteva pensare ad una sede più prestigiosa, di tipo museale. Ma poi ha prevalso una scelta più intima e personale, considerando che molte delle opere di Paolo Avanzi sono state qui realizzate ed esposte. Non dimentichiamo inoltre che in questo spazio è stato ambientato l’ultimo romanzo (Lo specchio infranto) dove il protagonista è l’autore stesso seppure proiettato in un lontano futuro. Una location quindi carica di suggestioni e di risonanze emotive.


Le opere esposte riepilogano una ventina d’anni di attività artistica. Dalle prima opere in stile new Pop Art del 2005 alle ultime sculture in argilla che forniscono una visione tridimensionale delle opere pittoriche.

Un catalogo ragionato di questa mostra fornisce un dettaglio della evoluzione dell’artista, anno per anno, illustrando la motivazione che sta dietro alle scelte fatte nel tempo, che comunque obbediscono ad un criterio di coerenza stilistica complessiva tale da assicurare la riconoscibilità dell’artista stesso.


Per avere una idea della vastità delle esperienze e degli interessi di questo artista basta digitare il suo nome su Google. Oltre che pittore e scultore, lui è infatti scrittore, attore, radio speaker e promoter culturale. Tante facce di una variegata personalità. a cui va aggiunta quella più recente di cantautore.


Una vena creativa così multiforme trova nella pittura e scultura la sua applicazione più direttamente visibile. Una realtà complessa quella affrontata che si riflette nella molteplicità di visioni e prospettive dei personaggi raffigurati nelle sue opere.


I suoi soggetti prendono linfa dalla realtà contemporanea. Ritratti di uomini e donne di tutti i giorni che, sotto le mani dell’artista, riacquistano una identità tutta particolare, quella negata dalla edulcorata e massificante società consumistico-tecnologica. Un’operazione che fa riaffiorare vecchi fantasmi, laddove spesso troviamo sguardi o espressioni rassicuranti nella loro apparenza.


La figurazione di Paolo Avanzi è basata sulla scomposizione dell’immagine in una serie di tasselli, così che la figura risulta percepita attraverso un gioco di specchi. Una trasformazione cioè della forma nella sua essenza figurativa, attraverso lo specchio come strumento di frammentazione e deformazione dell’immagine.


Ne scaturiscono brandelli di immagini riflesse, come se sulla tela si depositassero le tessere di un mosaico fatto da tanti frammenti di vetro.

Le singole tessere rimandano poi ad una calibratura delle sfumature cromatiche della materia (olio o acrilico) sulla tela per rendere in modo intellegibile, agli occhi dell’osservatore, la progressiva deformazione della figura.


Il risultato è una congerie di tessere di un mosaico irrisolto, quale potrebbe essere quello di uno specchio infranto, e tuttavia tale da restituire una prospettiva originale dell’uomo d’oggi. Quella di un individuo smarrito dalle troppe sollecitazioni di un mondo dominato dall’effimero e dall’edonismo.


Queste operazioni pittoriche possiamo definirle“speculazioni” sia nel senso letterale del termine (osservazioni attraverso lo specchio) sia nel senso di elucubrazioni sull’immagine che viene “processata” mentalmente prima che sulla tela.


Ciò che fa testo, alla fine, è comunque il senso di sorpresa o disorientamento dell’osservatore, cercato anzi voluto, senza il quale ogni elaborazione concettuale, anche la più raffinata, rimarrebbe uno sterile esercizio fine a se stesso.


La razionalità dell’insieme (scomposto in tante tessere) cede il passo all’impulso di scombinare la micro immagine (del singolo tassello) obbedendo ad una esigenza di ritorno all’informale, che è quello che aveva caratterizzato la iniziale produzione polimaterica dell’artista.

In ciò ci sembra di leggere il tentativo di trovare un connubio fra razionalità (esteriore) e irrazionalità (interiore), fra logica (del generale) e instintualità (nel particolare).

Al di là di questa interpretazione estetica, è comunque sempre percepibile in Paolo Avanzi la volontà di cogliere una molteplicità di prospettive non solo visuali ma anche psicologiche nel soggetto rappresentato, e questa valenza psicologica la si può riscontrare anche nel particolare inanimato dello sfondo, sia esso oggetto di arredamento o scorcio di paese, come a voler ricreare una dimensione di esistenza autonoma anche per gli aspetti che fanno da corollario alla figura umana.



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Per maggiori info sulla produzione e sulle mostre dell’artista, dal 2003 ad oggi, si può visitare il suo sito www.paoloavanzi.com


Nota Biografica


Paolo Avanzi nasce a Rosolina (RO) nel 1958. Risiede a Bresso (MI).


Laureato in Psicologia. Ha lavorato per oltre trent'anni come quadro e specialista risorse umane in aziende multinazionali di servizi.

Approda alle arte figurative, dopo esperienze in ambiti diversificati, dallo studio del pianoforte alla scrittura di racconti e romanzi.


Le sua produzione iniziale è di tipo polimaterico (utilizzo di plastiche e smalti) e privilegia l’informale.

Nel 2004 effettua la sua prima personale nel Museo Sandretto di Pont Canavese.

Dal 2006 si indirizza verso un figurativo di tipo sperimentale che risente di queste esperienze informali.

Nel 2007 partecipa alle Fiere d’arte internazionali di Miami. New York e Seoul.

Negli anni successivi consolida la propria esperienza nelle maggiori fiere d’arte nazionali. Tra le innumerevoli personali citiamo quelle presso Galleria Arte Capital di Brescia, Museo U. Mastroianni di Marino, Pinacoteca comunale di S. Michele Salentino, Galleria Centro Arte Moderna di Pisa e Galleria Accorsi di Torino.


Ha scritto e pubblicato romanzi, raccolte di racconti e poesie, testi teatrali nonché saggi sulla creatività e sullo storytelling.

I suoi ultimi romanzi sono Lo specchio infranto (Albatros editore) e Il figlio smarrito (Rossini Editore) ambientati tra Milano e il Lago di Como.

E’ autore di testi teatrali (commedie e monologhi) di cui è stato attore e regista.

Ha recensito e intervistato decine di artisti e scrittori in radio e sul web.

Conduce la rubrica di aggiornamento culturale KULT NEWS trasmessa da una decina di radio web.


Per maggiori informazioni sulle attività complessive di Paolo Avanzi visitare il sito www.avanzidicultura.com

 
 
 

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