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Profilo d'autore: Fabrizio Trotta


La caratteristica più evidente della produzione di Fabrizio Trotta, artista calabrese, sta nello stretto rapporto fra suono e colore. Un rapporto quasi simbiotico, nel senso che il colore attinge dalla musica la sua essenza più vitale. Una essenza filtrata da uno studio quasi scientifico sia del colore sia della musica stessa.

La natura di queste opere è il risultato degli studi che questo artista ha fatto fuori dai tradizionali binari della accademia. Fabrizio Trotta ha infatti praticato la musica come tecnico del suono, musicista e produttore. Una persona che quindi ha vissuto direttamente il fenomeno musicale, ma dal punto di vista non solo emozionale ma anche razionale. Egli infatti ha anche conseguito una laurea in scienze informatiche, che lo predispone a cogliere, sia della musica sia del colore, la sua logica “numerica”.

Soprattutto nella sua più recente produzione “cromoterapia”, i suoni sono colti non tanto nella loro dimensione estetica ma soprattutto nella loro fisica essenza fatta di vibrazioni, di frequenze… come attraverso strumenti di laboratorio. Proprio questa volontà di dare evidenza oggettiva al fenomeno percepito, è l’aspetto che accomuna suono e colore. Come se l’artista volesse riprodurre sulla tela l’essenza materica della musica nella intima struttura matematica con tutta la sua armonia. Una visione, per così dire, terapeutica (secondo le intenzioni dell’artista) per contrastare il caos, il rumore e lo stress che affliggono l’uomo di oggi.

Le architetture cromatiche di Fabrizio Trotta si impongono sull’osservatore in modo così impressionante da riverberare le onde sonore evocate dalla composizione degli elementi utilizzati (woofers, pigmenti, dischi ecc). E’ come se l’artista giocasse, come un compositore, non solo con le variazioni cromatiche ma anche con la disposizione dei singoli elementi nel generare un sottofondo emozionale nell’osservatore.

Un artista che quindi si approccia ai colori con lo spirito dello sperimentatore che manipola le proprie visioni musicromatiche per individuare il migliore effetto in termini di espressione, potenza ed equilibrio. Ma come se questo impegno non fosse sufficiente a coinvolgere l’osservatore, lui ha cercato di dare concretezza a queste sue visioni, di renderle tangibili. Infatti si tratta di opere che hanno letteralmente un rilievo, non solo dovuto agli oggetti assemblati ma anche ai colori stessi (olii e acrilici) applicati con uno spessore che sembra fatto apposta per creare una esperienza tattile correlata al colore stesso e al suono evocato. Insomma una esperienza totale in cui questo artista intende immergerci affinché la sua prospettiva multisensoriale diventi anche la nostra. La sua è perciò una arte che, pur usando mezzi tradizionali, compete con successo con le tecnologie multimediali più sofisticate.

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The most evident feature of Fabrizio Trotta artworks is the close relationship between sound and color. An almost symbiotic relationship, in the sense the color draws from music its deep essence.

The nature of these artworks comes from studies this artist out of the traditional tracks of the academy. Fabrizio Trotta indeed practiced the music as a sound engineer, musician and producer. So a person that directly experienced the musical phenomenon, not only from the emotional point of view but also from the rational. He also holds a degree in computer science, which predisposes to grasp the “numeric” logic both for the music and the color.

Especially in its most recent production, called "color therapy", the sounds are captured, not so much in their aesthetic dimension but especially in their physical essence made of vibrations, frequencies ... as through laboratory instruments. Such wish to give objective evidence to the perceived phenomenon, it is the aspect that combines both sound and color. As if the artist wanted to reproduce on canvas the material essence of music in the intimate mathematical structure together with all its harmony. A sort of therapeutic vision to counter chaos, noise and stress afflicting humanity today.

The chromatic architectures Fabrizio Trotta display to the viewer are so impressive to reverberate sound waves, as evoked by the used elements (woofers, pigments, disks etc.). And as if the artist were playing, as a composer, not only with the chromatic variations but also with the arrangement of the individual elements in order to generate an overall emotional background.

An artist approaching the colors with the spirit of the investigator who manipulates his own “musi-cromatic” visions in order to determine the best effect in terms of expression, power and balance. But besides such commitment, the artist effort is to give substance to these visions, to make them tangible. In fact, these are works have a relief, not only due to the assembled objects but also to the colors themselves (oils and acrylics) applied with a thickness just to create a tactile experience correspondent to the chromatic sensation. So a total experience in which Fabrizio Trotta intends to immerse ourselves in his multi-sensory perspective. Therefore his art, while using traditional means, can compete successfully with the most sophisticated multimedia technology.

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